Dettaglianti sempre più affamati di chiarezza

In principio erano i costi bancari. Poi la fuga dei clienti all’estero. Poi i viaggi di nozze. La norma che ha fissato i limiti per i pagamenti in contanti ha portato con sé più di un interrogativo (e molte lamentele) per la distribuzione italiana.

Settimana dopo settimana, invece di venire diradate, le nebbie hanno continuato ad addensarsi. La legge, di per sè, è una delle più semplici che si possa pensare: oltre una certa cifra, il pagamento deve essere tracciabile. Prima dell’applicazione sul campo, del resto, le obiezioni delle agenzie riguardavano soprattutto le conseguenze: fuga dei capitali, meno clienti, e via discorrendo.

Ma dopo i primi giorni di applicazione, la normativa si è rivelata meno semplice del previsto: acconti, liste nozze e via scorporando sono diventati per gli agenti di viaggi tanti grandi interrogativi. Tutti da chiarire, per consentire ai dettaglianti di proseguire con la loro attività.

La chiarezza al cento per cento, probabilmente, deve ancora arrivare: lo dimostrano anche le attenzioni dei lettori di ttgitalia.com, che hanno cliccato in massa le notizie riguardanti la tracciabilità.
Un segnale importante, indice di una grande fame di chiarezza.

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