Begossi, Feries:
“Ecco l’identikit
dei nostri ospiti”

Pianificano il viaggio con largo anticipo, tendono a fermarsi più a lungo rispetto agli italiani e scelgono periodi più diversificati per il loro soggiorno. Sono numerose le caratteristiche che rendono particolarmente appetibile il mercato internazionale per le case vacanza, ma la strada per intercettare fasce sempre più ampie di clientela è ancora lunga.

A pensarla così Fabrizio Begossi, managing director di Feries, specializzato nell’extralberghiero con i portali Agriturismo.it e CaseVacanza.it. “Il punto debole del settore - ci spiega - è la frammentazione e la scarsa professionalizzazione del servizio. Quando parliamo di case vacanza, infatti, parliamo di piccole realtà, che spesso fanno fatica ad adottare strumenti tecnologici e a mettere in atto i processi necessari a gestire il business in maniera professionale e a promuoversi al ivello internazionale”.

La situazione sta cambiando, è vero, ma c’è ancora tanta strada da fare per mettersi al passo dei competitor del Mediterraneo, Francia e Spagna su tutti: “Un impulso sta venendo anche dalla regolamentazione nazionale ed europea - aggiunge Begossi -, che tende a portare sempre più ordine e trasparenza nel settore”.

La forza del brand

Intanto, però, la forza del brand Italia attira sempre più ospiti internazionali, anche da oltreoceano: “A oggi - precisa il nostro interlocutore - il vacation rental resta ancora un business prevalentemente intraeuropeo. Rispetto al pre-Covid, però, abbiamo osservato che sui nostri portali le ricerche dagli Usa si sono praticamente raddoppiate e da India e Cina la crescita di interesse è stata fortissima, anche se l’impatto di questi mercati resta ancora poco rilevante sul totale delle ricerche e prenotazioni”.

Prenotazioni che, però, hanno il vantaggio di arrivare con largo anticipo: “Durante l’ultimo anno - racconta Begossi - gli stranieri che hanno effettuato ricerche per soggiorni in Italia lo hanno fatto in media 108 giorni prima della data del check-in, rispetto agli 82 giorni di anticipo medio degli italiani. I più previdenti di tutti sono, però, gli inglesi, che cercano l’alloggio mediamente 131 giorni prima della data di arrivo”. A fermarsi di più tra gli europei sono, invece, gli olandesi con una media di 13 giorni, mentre da oltreoceano gli statunitensi prenotano vacanze della durata media di 15 giorni”.

La casa ideale

“Gli americani - continua Begossi - sono anche gli ospiti che spendono di più: 1.905 euro in media per soggiorno, 136 euro a notte. Guardando invece alla spesa media per singolo pernottamento, a investire di più sono inglesi e tedeschi, con 168 euro a notte. Per fare un confronto, i nostri connazionali hanno cercato soggiorni per una media di 92 euro a notte”.

Infine le caratteristiche della casa ideale: “C’è un elemento che mette tutti d’accordo, italiani e stranieri - sottolinea Begossi -: la presenza della piscina. Gli italiani, dal canto loro, danno molta importanza alla flessibilità, cercando soluzioni che consentano loro di modificare o cancellare la prenotazione. Gli inglesi, invece, danno la precedenza ad alloggi con vista panoramica e i tedeschi scelgono ambienti molto spaziosi”.

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