Il commento del direttore
Remo Vangelista
Bisogna rifarsi il trucco per non cedere altro terreno. I tour operator lo sanno bene (quasi tutti) e dopo anni di immobilismo provano a cambiarsi di abito.
Magari infastiditi da quanti continuano a parlare di artigiani del turismo, ma servono azioni immediate per non lasciare per strada altri passeggeri e ricavi.
Così qualche operatore prova ad allearsi anche con i vettori low cost, gli stessi (easyJet) che inondano la metropolitana di Milano con i loro voli scontati del 20 per cento per mete un tempo di proprietà del mondo charter.
Ora si assiste ad una corsa continua all'innovazione e alla ricerca di passeggeri che sfuggono attratti dal solo prezzo.
Il charter perde, purtroppo, un po' del suo fascino di un tempo. Però trovare un'intesa con i low cost è ormai un passo obbligato.
twitter @removangelista