Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anne Rigail, direttore generale di Air France, ha evidenzato la necessità di un intervento statale in aiuto della compagnia. Come riportato da La Repubblica, il vettore rischia di essere a corto di liquidità già a partire dal terzo trimestre dell’anno.
Il Gruppo avrebbe negoziato linee di credito per un importo pari a 6 miliardi di euro con le banche, ma lo sblocco dei prestiti sta però richiedendo più tempo del previsto. Cominciano però a circolare anche altre ipotesi. Come riferito da Les Echos, la compagnia potrebbe ottenere aiuti finanziari diretti dal governo di Parigi. Lo stesso ministro dell’Economia Bruno Le Maire non ha scartato l’ipotesi di partecipare a una ricapitalizzazione della compagnia aerea. “Tutte le opzioni sono sul tavolo - ha spiegato Le Maire -. Air France potrà contare su un massiccio sostegno da parte dello Stato. Vogliamo difendere a ogni costo questa compagnia aerea, che è un simbolo dell’industria francese”.
A causa della crisi, Air France ha bloccato il 90% della sua attività. Rigail ha spiegato che non c’è alcuna garanzia di poter riprendere i voli nel breve periodo e per questo ha chiesto un intervento pubblico. “La ripresa sarà lenta. L’impatto si farà sentire a lungo e non sappiamo come cambieranno le abitudini di viaggio”, ha detto Rigail, che ha inoltre ricordato come nel caso più pessimista bisognerà aspettare fino a diciotto mesi per tornare a un’ttività simile a quella di qualche mese fa.