Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il suo nome non è certo rassicurante. È l’effetto ‘freezer’ quello che si sta manifestando in questi giorni di incertezza nelle menti degli italiani, frastornati dall’aumento dei contagi. Almeno a definirlo così sono gli operatori dell’incoming, che parlano di 11 milioni di prenotazioni ‘congelate’ su un totale di 35 milioni tra il Ponte dell’Immacolata, Natale e Capodanno.
Focus sulla flessibilità
Ma cosa succede nel caso in cui si debba cancellare una prenotazione già effettuata? Per il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca “non ci sono regole a livello nazionale, in quanto si tratta di accordi commerciali privati e ogni struttura ha la sua policy”.
Tuttavia, come specifica a Il Corriere della Sera, in generale gli albergatori stanno mostrando “grande flessibilità e vanno incontro al cliente che chiede la possibilità di poter cancellare la prenotazione senza pagare penali”. Bocca si mostra comunque ottimista sull’andamento delle prenotazioni, con un trend molto soddisfacente per Natale e Capodanno. “L’importante – evidenzia – è andare avanti con le vaccinazioni”.
Le opzioni di Airbnb
Anche l’extralberghiero mostra un certo grado di flessibilità nel caso di disdette; su Airbnb la maggioranza degli annunci prevede il rimborso totale a 5 giorni dal check-in.
Per quanto riguarda questo periodo di emergenza sanitaria, “le prenotazioni di soggiorni ed esperienze Airbnb effettuate dopo il 14 marzo 2020 non saranno coperte dai nostri termini delle circostanze attenuanti, a meno che l’ospite o l’host non abbiano contratto la malattia causata dal nuovo coronavirus”.
Per questo motivo la cancellazione senza penali è prevista soltanto nel caso in cui ci si ammali di Covid e non, per esempio, se la zona da dove si parte e dove si soggiorna diventi arancione o rossa, perché in generale - precisa Airbnb – “lo stato di pandemia è conclamato e chi si mette in viaggio non può non esserne cosciente”. Il portale raccomanda quindi di scegliere host molto flessibili, oppure tutelarsi stipulando una polizza assicurativa.
Nel caso dei biglietti ferroviari le regole - spiegano da Trenitalia - sono le stesse rispetto al periodo successivo al primo lockdown: rimborso integrale del biglietto in voucher o in soldi a prescindere dalla tariffa, quindi anche i biglietti acquistati con offerte. E questo per tutte le tipologie di treni”. Non si ha invece diritto al rimborso in caso di rinuncia volontaria.
La policy di Ita Airways
Passando alle compagnie aeree, in caso di Covid, quarantena o zone inaccessibili per motivi legati alla pandemia
Ita Airways applica la ‘Repro Policy Involuntary’. I passeggeri possono richiedere la modifica della prenotazione nella prima data disponibile entro 7 giorni dalla data del volo cancellato; oppure possono optare per la modifica della destinazione da effettuare entro un anno dalla data del volo acquistato e non volato. Non è previsto rimborso di differenze tariffarie. Potrebbe invece essere richiesta un’integrazione tariffaria se la stessa classe del volo originario non fosse disponibile ed è permesso un solo cambio.
Nel caso di impossibilità o non interesse alla riprogrammazione del viaggio, il passeggero potrà richiedere il rimborso integrale, senza penale, del prezzo al quale il biglietto è stato acquistato o del valore residuo del biglietto per il viaggio non ancora effettuato.
https://www.corriere.it/economia/consumi/cards/prenotazioni-covid-cosa-succede-se-si-cancellano-alberghi-treni-aerei-viaggio-policy-diritti/sulle-regole-spostarsi-leggi-anche.shtml