Norme viaggi da rivedereEcco le richieste dei t.o.

La revisione delle norme sui viaggi, ma anche un cambio culturale che porti il viaggiatore a una maggiore consapevolezza. Sono queste le richieste avanzate dal presidente di Astoi, Luca Battifora, nel corso del convegno 'Globalizzazione del rischio e turismo consapevole: l'informazione fa la differenza' svoltosi a Roma a Palazzo Confindustria.

"Ci sono lacune legislative le quali espongono le imprese del settore a rischi che, dopo cinque anni di crisi dei consumi, possono portare al collasso" avverte Battifora indicando subito la necessità di avviare un confronto sull'articolo 19bis della legge antiterrorismo, che "ha affermato la responsabilità oggettiva dell'individuo, ma nel contenuto diventa generica", e sull'articolo 42 del Codice del Turismo.

A preoccupare è soprattutto l'ambiguità della disposizioni, rivelatasi evidente nel caso dell'emergenza Egitto. "Lo sconsiglio, è vero, non ha valore giuridico, ma fa letteratura e quando andiamo in giudizio paghiamo. Quando c'è stato il blocco della destinazione nel 2013 - ricorda - abbiamo avuto contenziosi sia con i clienti che non sono potuti partire, sia con quelli che sono rientrati".

Una questione spinosa, quella della responsabilità degli attori della filiera, su cui interviene anche il direttore di Francorosso, Pier Ezhaya, a margine del convegno. "La normativa oggi tende a far ricadere tutti gli oneri sugli operatori. In caso di una nuova emergenza saremmo infatti sempre noi a pagare". Apprezzabile comunque, secondo Ezhaya, il nuovo orientamento adottato dalla Farnesina che, "invece di utilizzare lo sconsiglio come unico strumento spartiacque, tende oggi a stratificare le informazioni".

Amina D'Addario

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