Briatore: “Non
vendiamo l’Italia
al prezzo giusto”

“La burocrazia ci ammazza”. Non usa mezzi termini Flavio Briatore, intervenuto in videoconferenza alla 74a assemblea di Federalberghi.

Briatore si chiama parte in causa all’interno della categoria degli imprenditori con investimenti nel turismo e si scaglia contro la miriade di regole e divieti che frenano lo sviluppo.

“Solo in Italia, al contrario di quanto avviene in Spagna, Francia o Turchia, dobbiamo sottostare a norme che ostacolano le imprese – dice il manager -. Siamo stanchi di sentirci rispondere sempre e solo ‘no’ a qualsiasi richiesta”.

Un altro tema è quello del turismo di qualità: “Dobbiamo portare in Italia gente che spenda. Ci vogliono i grandi brand e per attrarli occorre semplificare le norme in vigore”.

“Sembra che non si voglia attrarre turismo di alto livello – commenta sconsolato Briatore -. Da noi tutto è gratis o costa poco, basti pensare all’ingresso ai musei. Non siamo capaci di vendere il nostro Paese al prezzo giusto, preferiamo svenderlo”.

Briatore punta il dito anche sui problemi legati ai servizi. “Si prenda ad esempio, il nodo della carenza di taxi. Perché non vengono concesse le licenze necessarie a garantire un servizio adeguato? Siamo in un Paese unico, che avrebbe leve che nessun altro possiede per attrarre un turismo di qualità. E che invece rischia di restare al palo, imprigionato in una burocrazia che soffoca le imprese”.

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