Stop ai Buoni Vacanze, finiti i fondi pubblici

Arriva un brusco stop ai Buoni Vacanze, lanciati due anni fa per favorire l'accesso al turismo dei meno abbienti.

"Entro aprile non avremo più Buoni Vacanze da collocare: sono finiti i fondi pubblici e questo strumento non verrà più finanziato", spiega Benito Perli, presidente della Fitus, la Federazione italiana turismo sociale. Complessivamente sono stati erogati, per finanziare questo strumento, 9 milioni come contributo pubblico per una spesa complessiva che si è aggirata intorno ai 22 milioni. In questi due anni i Buoni Vacanze hanno coinvolto 25mila famiglie, ovvero circa 35mila persone. Sono stati circa 10mila gli operatori turistici che hanno aderito al progetto.

I Buoni Vacanze sono stati usati per il 75% da famiglie, la gran parte delle quali composte da 3 o 4 persone con un reddito complessivo inferiore ai 20-25 mila euro; 25% sono stati i single. L'età media dei richiedenti è di 46 anni. In questi due anni di emissione, ovvero tra il 2010 e il 2011, la richiesta di Buoni Vacanze è aumentata del 40%.

Contrarietà è stata espressa per lo stop dal responsabile Turismo del Pd, Armando Cirillo: "I buoni vacanze sono fondamentali per il turismo italiano, andrebbero rafforzati seguendo l'esperienza francese, non eliminati. Non capiamo - spiega - la scelta del Governo di sopprimere uno strumento che favorisce la destagionalizzazione. Chiediamo al ministro Gnudi di convocare con urgenza i rappresentanti delle organizzazioni degli imprenditori e del turismo sociale per individuare una soluzione che consenta al sistema dei buoni vacanze di non chiudere".

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