Incoming, il costo
dei voli
frena i mercati stranieri

L’impennata dei prezzi dei collegamenti aerei non accenna a placarsi e rischia di diventare un pericoloso freno anche sul fronte incoming. A sottolinearlo sono i buyer stranieri attivi su alcuni dei principali mercati di riferimento per Italia ed Europa, che, esaurito l’effetto boom post pandemia, devono confrontarsi con la prima annata turistica a domanda ‘normale’.

“I prezzi dei collegamenti aerei sono cresciuti in modo sostanziale – conferma Gianni Miradoli, titolare della statunitense GT Experiences – e questo fatto sta in parte scoraggiando i viaggi degli americani verso tutte le mete europee, Italia compresa”.

Si spinge oltre Sacha Gardiner, p.m. della britannica Exodus Travels, che segnala come “I voli diretti e a costi contenuti sono una delle leve più importanti che indirizzano le scelte dei viaggiatori anglosassoni. Per l’estate abbiamo a disposizione diverse opzioni, anche a livello regionale, per raggiungere l’Italia e questo facilita gli spostamenti. Diverso l’impatto dei prezzi sulla prossima stagione invernale, per la quale non siamo in grado di prevedere l’andamento dei volumi”.

Ci sono poi mercati per i quali sono gli aeroporti di partenza a fare la differenza. “Sul mercato canadese che presidiamo la facilità di spostamento verso l’Italia dipende molto dalla città di origine del passeggero: se non si abita in Ontario, Alberta o Columbia Britannica, sono necessari due o tre scali prima di raggiungere il Belpaese e i costi lievitano notevolmente” rileva Diane Ascenzi, vice presidente della canadese Cit Tours.

Per il mercato indiano infine i collegamenti sono di buona qualità, ma sicuramente troppo costosi rispetto alla capacità di spesa della fascia media. “In massima parte – conferma Subash Nair, fondatore e direttore dell’indiana Purple Aura - vengono utilizzate le compagnie aeree mediorientali; il prezzo dei voli resta elevato e avrà sicuramente un impatto negativo specie sulla programmazione dei gruppi, segmento particolarmente attento alle variazioni di prezzo”.

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