L’Italia open air piace agli stranieri, le previsioni di Human Company per l’estate

Cresce il turismo ‘en plein air’ in Italia. La conferma arriva dai dati dell’edizione 2024 dell’Osservatorio del turismo outdoor realizzata da Human Company e THRENDS, che per la stagione estiva alle porte prevedono 56,5 milioni di presenze.

I volumi dell’estate 2024 si confermano in linea con quelli dell’anno scorso (il numero di presenze si è attestato sui 56,3 milioni) e in aumento dell’1% rispetto al periodo pre-pandemico (55,9 registrato nel 2019).

La previsione positiva è sostenuta anche da una crescita dell’occupazione on-the-book registrata dagli operatori turistici (outdoor e trade) ed istituzionali, i quali evidenziano dati molto promettenti per l’estate: a marzo 2024 circa un quinto delle strutture ricettive presentava già un’occupazione tra il 61% e l’80%. “Le previsioni per la stagione estiva in arrivo la pongono in linea con gli ultimi due anni - afferma Domenico Montano, direttore generale Human Company -: si tratta sicuramente di una notizia positiva che fa guardare al futuro in modo positivo ma pone di fronte all’importanza di calibrare gli investimenti e di sostenere con attenzione la crescita del comparto. Il nostro Gruppo sta per dare il via ad una nuova stagione e, anche sulla base dei dati dell’Osservatorio, ci aspettiamo un andamento molto positivo per quanto riguarda le presenze nelle nostre strutture”.

La spinta del mercato estero

A trainare il mercato estero, particolarmente attratto dal variegato patrimonio naturalistico che offre la Penisola. Secondo quanto emerge dai dati dell’Osservatorio, quest’estate si registrerà la migliore performance dal 2017, con una stima di 30 milioni di presenze (53% del totale). In crescita in particolare gli arrivi dalla Germania. Seguono poi Olanda e Danimarca.

Il mercato italiano, che costituirà il restante 47%, sarà pressoché allineato con gli anni passati, ma leggermente calante rispetto ai valori del 2021 e sotto i valori media pre-2020. Ad incidere su questo vi è sicuramente il ritorno dei viaggi long-haul e nei Paesi mediterranei, il calo del potere di spesa e la revisione del budget di vacanza, con una ricalibrazione delle destinazioni ed una variazione del numero delle notti.

In particolare, sarà il Nord-Est l’area geografica trainante in termini di performance (25,1 milioni le presenze stimate) specialmente per i turisti nord-europei i quali la considerano particolarmente attrattiva per l’offerta di alto livello e la vicinanza geografica; le altre aree d’Italia saranno invece più stabili con i risultati passati o in leggero calo.

“Negli ultimi anni registriamo una riduzione del peso dell’estate sui volumi di domanda complessivi per l’outdoor. Anche questa edizione dell’Osservatorio conferma la tendenza a vacanze in camping in Italia maggiormente distribuite nel corso dell’anno – precisa Giorgio Ribaudo, managing director Thrends -. Fenomeno che con l’innalzamento delle temperature medie, registrato nel 2022-2023, sta accelerando. Fra gli altri fenomeni di particolare attenzione abbiamo rilevato il peso crescente del mercato estero per il segmento e la polarizzazione delle performance fra Nord (Nord-Est in particolare) e Sud Italia, quest’ultimo ancora a basso tasso di innovazione di prodotto e purtroppo distante dai mercati incoming più promettenti. In questo contesto, in massima sintesi, prevediamo per l’estate 2024 un volume di domanda complessivamente vicino ai valori 2023. Siamo quindi ad un bivio: a termine del 2024 capiremo se il momentum del segmento si sta esaurendo o è invece destinato a sostenersi ancora”.

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