Il Giappone contro l’overtourism: “Occorre redistribuire i flussi”

Redistribuire i flussi turistici su tutto il territorio: non ha dubbi Giulia Chialchia (nella foto), pr & media coordinator dell’ufficio di Roma dell’ente nazionale del turismo giapponese, quando parla degli obiettivi futuri di un Paese che continua a imporsi sul mercato italiano.

“Gli operatori stanno ricevendo tantissime richieste, alle quali talvolta faticano a far fronte – spiega -. Per questo, è necessario far conoscere anche territori alternativi alle destinazioni a rischio overtourism come Kyoto, Tokyo e Osaka”.

Chialchia ricorda come i collegamenti aerei verso il Paese siano in continuo incremento per far fronte alla domanda. “Tutti vogliono andare in Giappone e i prezzi, data la grande richiesta e la situazione internazionale che limita le aree del mondo percepite come ‘sicure’, sono cresciuti. Sotto questo aspetto, fortunatamente il favorevole cambio euro-yen consente di continuare a proporre un’offerta competitiva”.

Il viaggiatore italiano medio ha dai 35 anni in su e spesso si reca in Giappone per il viaggio di nozze. “Puntiamo quindi ad attrarre anche una clientela più giovane, facendo leva sul crescente interesse per le attività outdoor da praticare al di fuori dei grandi centri. Un punto a favore del Giappone è poi rappresentato dalla capillarità ed efficienza dei collegamenti ferroviari. Se è vero che i prezzi del Japan Rail Pass sono lievitati, è altrettanto vero che esiste una serie di possibilità di usufruire di pass ‘ridotti’ che consentano di visitare una parte limitata del Paese a prezzi contenuti”. I.C.

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