Eliseo Capretti, la lettera alla Regione per difendere gli agenti

“Il fatto è che non esiste un regolamento”. Eliseo Capretti, nel mondo del turismo, non ha bisogno di particolari presentazioni. Il titolare della Ocean Viaggi (che ha fondato oltre 40 anni fa e che ad oggi conta 7 punti vendita nell'area del bresciano), quando si muove, lo fa a ragion veduta. E, questa volta, il suo bersaglio è l’ormai famigerata questione del Fondo di garanzia.

Solo che, invece di lamentarsi con colleghi e addetti ai lavori, Capretti ha deciso di prendere carta e penna e scrivere direttamente alle autorità della Regione Lombardia.

Causa scatenante, la circolare inviata pochi giorni fa proprio dalla Regione alle agenzie di viaggi del territorio. Nel quale si metteva nero su bianco che il mancato adempimento delle norme a tutela del cliente in caso di fallimento o inadempienza dell’organizzatore comporterebbe “le sanzioni di cui all’articolo 69 della l.r. 27/2015, ivi compresa la revoca dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di agenzia di viaggi”. Insomma, afferma la Regione, chi non paga il Fondo di garanzia rischia il ritiro della licenza.

La posizione di Capretti
“Ma, attualmente, non c’è nessun regolamento” insiste Capretti. “Solo la Regione Liguria ce l’ha”. Insomma, per stabilire dei provvedimenti serve un regolamento, afferma l’agente di viaggi, non basta inviare una circolare che fa riferimento a una legge precedente.

Non solo. Dal momento che la garanzia deve essere offerta dall’organizzatore del viaggio, “alcuni soggetti non sono tenuti a pagare il Fondo, ad esempio coloro che operano solo tramite terzi”, aggiunge Capretti. Che sottolinea: “Se un’impresa è una Dmc o fa solo incoming non è tenuta a garantire niente, perché la garanzia è unicamente nei confronti del cliente finale”.

La lettera alla Regione
Ma ciò che rende l’opinione di Capretti diversa da tutte le altre è che lui, in prima persona, ha deciso di scrivere alla Regione Lombardia, o meglio al dirigente Pietro Lenna e alla segreteria dell’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini.

Nella missiva, l’agente di viaggi richiama innanzitutto l’attenzione su un un dettaglio: la garanzia bancaria. “In base alla sua del 1 febbraio - si legge nella lettera - , noto una dizione che ritengo debba essere degna di nota e/o spiegazione, ed esattamente: ‘apposite garanzie bancarie che tutelino il rischio di insolvenza o fallimento’ e susseguente. A tale proposito desidererei avere un testo da far esaminare alla nostra banca per emettere eventuale garanzia, inoltre a tale proposito mi risulta difficile pensare che la banca possa rilasciare una garanzia senza beneficiari definiti e importi prefissati”.

Non solo: Capretti chiede anche notizie sull’esistenza di “un necessario regolamento, penso ministeriale, in merito, anche perché esempio chi fa solo ricettivo e lavora tramite agenzie terze, a mio parere potrebbe non essere garantito in quanto non ha contatto con il cliente finale che è il vero beneficiario di questa garanzia”.

Senza dimenticare che, all’orizzonte, si staglia la nuova normativa europea sui pacchetti turistici. “Che cambierà tutto, ancora una volta”, precisa Capretti a TTG Italia.

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