L'agenzia non morirà Parola di consumatore

Lo dicono i numeri. E senza indecisioni. Per il 70 per cento degli italiani, il punto vendita 'classico' continuerà a giocare un ruolo fondamentale. Con buona pace dei discepoli del digitale.

Internet, insomma, non farà sparire i negozi tradizionali. A dirlo, stavolta, non sono i soliti esperti di retail o simili, ma i consumatori stessi. Quelli, cioè, cui spetta in definitiva il potere decisionale sulla sopravvivenza o meno di un modello di business.

Secondo la nuova guida realizzata da Confcommercio, la stragrande maggioranza dei consumatori è convinta che i negozi fisici avranno ancora un ruolo importante nel prossimo decennio. A patto, e la condizione non è da poco, di essere "capaci di emozionare e di coinvolgere il cliente", come si legge nel resoconto pubblicato sul sito dell'associazione di categoria.

Un discorso che, ovviamente, si può applicare anche alle agenzie di viaggi. Il mondo del turismo, del resto, non è l'unico ad essere stato messo sotto assedio dal web: diversi settori merceologici si sono trovati ad affrontare la concorrenza degli shop online. Questo non significa, ovviamente, che non esistano strategie per reagire.

La spinta a rialzare la testa potrebbe arrivare proprio dai dati della ricerca riportata da Confcommercio, secondo i quali il 55,6 per cento dei consumatori ha acquistato almeno una volta online, ma soprattutto per questioni di prezzo, ma una percentuale simile (il 54,9 per cento) ha cercato un prodotto sul web prima di acquistarlo in un negozio fisico. Ma non solo: il 43,7 per cento di coloro che non acquistano online lo fa per la mancanza di interazione con il venditore.

La concorrenza dunque c'è, soprattutto sul versante del prezzo. Ma i negozi classici, come le agenzie di viaggi, hanno sicuramente delle frecce al loro arco da scoccare per conquistarsi il cliente finale.

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