Gite, ora le scuolenon pagano più l'Iva

Si chiama 'split payment', è entrato in vigore dal primo gennaio di quest'anno (ma attende ancora il decreto attuativo, che dovrebbe essere rilasciato in questi giorni) e potrebbe rivoluzionare i rapporti tra aziende e pubblica amministrazione, scuole comprese.

Secondo il meccanismo (previsto dalla legge di stabilità 2015), i soggetti pubblici non pagheranno l'Iva alle imprese, ma la verseranno direttamente all'erario. Se dal punto di vista del bilancio delle aziende non cambierà molto, le ripercussioni maggiori saranno sul flusso di cassa, dal momento che l'imposta sul valore aggiunto non transiterà più dai conti correnti delle società.

Nel caso delle agenzie di viaggi, le conseguenze più immediate saranno nel settore delle gite scolastiche e, anche se le associazioni di categoria del turismo non si sono espresse in materia, in altri settori più coinvolti nelle vicende con la Pa c'è già stata la levata di scudi.

Per i dettagli, bisognerà attendere il decreto attuativo. Ma, come dimostrano i social network, il dibattito tra le agenzie di viaggi è iniziato. Con una domanda fondamentale: conviene ancora occuparsi di turismo scolastico?

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