Quando il web tradisceRivincita delle agenzie

Qualche anno fa in pochi ci avrebbero scommesso, ma negli ultimi mesi è diventata una piacevole realtà: la clientela è tornata ad acquistare short break e biglietteria low cost in agenzia. E i vettori puntano di nuovo sui dettaglianti.

A spingere questo flusso di ritorno la poca affidibilità del web. Ma anche una maggiore consapevolezza che i prezzi in internet e in adv siano pressoché gli stessi. Però, con il valore aggiunto di esperienza e professionalità garantito dalla distribuzione.

"Da quando le procedure per l'acquisto delle low cost sono diventate un po' più complesse, registriamo un ritorno di clienti” conferma la triestina Serena Cividin, titolare della Cividin Viaggi. Stesso film a Torino, anche se il ritorno è causato da motivi diversi: "Alcune persone sono rimaste "scottate" dal web" spiega Davide Sclaverano, titolare della Giulio Cesare.  E scende nel concreto: "Quando ad agosto 2012 la Wind Jet ha lasciato i viaggiatori a terra, noi non la vendevamo più da maggio perché sapevamo dei problemi che stava vivendo. Un nostro cliente aveva comprato su internet dei biglietti per valore di circa 900 euro: da quel momento ha lasciato il web e si è rivolto sempre e soltanto a noi".

La milanese Loredana Rinaldi, co-titolare della Nessie Viaggi, e il fiorentino Giancarlo Deleo, titolare dell'agenzia Baiana Viaggi, sono convinti che l'esperienza e la professionalità alla fine pagano e che, forse, è giunto il tempo di raccogliere quanto seminato negli anni. "La rete non potrà mai raccontare una destinazione come può farlo un agente, né rispondere a certe domande - sottolineano -. Chi vuole davvero una consulenza, può trovarla solo da noi".

Questo flusso di ritorno è stato captato dalle compagnie aeree a basso costo, che "ultimamente sono tornate a prendere accordi con i nostri sistemi di prenotazione" informa Natale Fornello, addetto alle vendite della Tymora Viaggi a Reggio Calabria. Oltre alla biglietteria, negli ultimi mesi si registra anche un aumento delle prenotazioni corto raggio: "I clienti acquistano di nuovo le capitali europee" dice tra l'incredulo e il contento il barese Pino Ribezzi, direttore tecnico della Eves Viaggi. Aggiunge Gianluca Ramilli, titolare della Ramilli Viaggi a Forlì: "C'è un ritorno su Europa e Mar Rosso. Molti lasciano il web perché sono finiti in spiagge impraticabili o in strutture molto diverse da quanto prospettato; altri perché scontenti della gestione delle procedure".

Ma si registra anche una tendenza opposta: gli Stati Uniti, finora saldamente in mano ai dettaglianti, sempre più spesso sono oggetto di fai da te. "Molti prenotano solo i voli aerei, mentre per il pernottamento vogliono arrangiarsi" chiosa Ramilli.  

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