Amadeus, tecnologia e mobile, le sfide per il turismo di domani

“La trasformazione digitale va avanti aprendo nuove opportunità e sfide al mercato del travel e tutti gli attori della filiera si stanno attrezzando per coglierla”. Francesca Benati (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di Amadeus Italia, inquadra in questo modo le opportunità che l’online apre al mercato, commentando i dati di uno studio Phocuswright.

Quanto vale il travel
Perché il settore europeo dei viaggi oggi vale 264,1 miliardi di euro, con le stime che prevedono una ulteriore crescita fino a 282 miliardi nel 2017. E in questo scenario, è l’online a trainare l’avanzata, con uno share che nel 2015 si è attestato al 47 per cento (+15 per cento sul 2014). Le Ota mantengono il primato rispetto alle prenotazioni tramite canale diretto, anche grazie alle app di comparazione di tariffe: nel 2015 sono cresciute del 16 per cento sul 2014, con ricavi complessivi di oltre 53 miliardi di euro.

L’Italia si sta allineando e si prospetta uno dei Paesi più dinamici nei prossimi anni – aggiunge Benati -. Le nuove strategie legate al mobile indirizzano la crescita dell’online e spostano la sfida su nuovi modelli di business, cambiando le ‘regole dell’attrazione’, particolarmente efficaci verso la generazione del Millennials”.

Il ruolo del mobile
Ecco allora che “un ambiente “’fully mobile optimised’ diventa un must”, specie se si considera che, nel solo panorama nazionale, il 20,8 per cento dei possessori di smartphone accede almeno una volta al mese ai servizi travel. Cifra che supera il 25 per cento se ci si focalizza solo sul segmento di ‘young adults’, tra i 18 e i 24 anni. E che “nel 2015 in Europa le prenotazioni via mobile hanno superato i 21 miliardi di euro a valore e nel giro di due anni si potranno superare i 35 miliardi”.

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