Agenti segreti TTGIvana va lontano dalla città

Un look tradizionale e rassicurante "da vera agenzia di viaggi", aperta lontano dal brulichio della grande città e in una zona defilata dal centro storico.

Questa, in sintesi, la veste scelta da Ivana Jelinic per la sua Igei Viaggi, agenzia di Panicale, piccolo comune con poco meno di 6mila anime vicino Perugia, inserito nel circuito dei Borghi più belli d'Italia.

Una dimensione di provincia che Ivana - agente 32enne, mamma di una bambina di 6 anni e dal 2012 alla guida della Fiavet regionale - ha voluto valorizzare più che contrastare, rimanendo legata al suo piccolo comune di residenza. "Non ho un'agenzia futurista, mi piace l'idea che la gente che entra abbia subito l'idea di trovarsi in uno spazio dove si vendono viaggi, con tanti cataloghi esposti. Probabilmente, se avessi aperto in città, avrei un look diverso, ma qui mi piace avere una veste più tradizionale e rassicurante".

Perché in definitiva, aggiunge, "tutte le dinamiche dei territori sono positive, se le conosci e riesci a innescare quel circolo virtuoso che ti permette di diventare un punto di riferimento".

La prima pratica  
Ed è quello che, in fondo, è riuscita a diventare Ivana nella sua piccola Panicale, comune dove nel 2005, poco più che ventenne, ha preso avvio la sua attività. "Vengo da una famiglia di viaggiatori, dove era normale spostarsi e vedere posti nuovi. Aprire un'agenzia era poi un sogno che aveva sempre avuto mia madre e alla fine mi è sembrato naturale provarci". Ma, prosegue, "ho voluto fare da sola, all'insaputa dei miei genitori, che ho messo di fronte al fatto compiuto solo una volta messi insieme tutti i pezzi".

Un atto per molti aspetti "avventato, ma fino a un certo punto perché - precisa - mi sono subito circondata di persone competenti, ho investito tanto nella mia formazione, cercando di viaggiare molto per essere sempre sul pezzo".

Un percorso a tappe cominciato con una prima pratica Mare Italia che Ivana ricorda bene. "L'ho conclusa con una coppia con bambino al seguito che ho mandato in Riviera Romagnola, per 15 giorni. Clienti che continuo a far viaggiare tuttora, tanto che oggi quel bambino è un adulto prossimo al matrimonio a cui sto organizzando il viaggio di nozze".

Una fedeltà di cui Ivana va orgogliosa e coltivata mettendo sempre al centro le esigenze dei clienti, che, rileva, "vanno sempre seguiti, anche di sabato o di domenica, non solo perché l'assistenza è il nostro punto di forza, ma anche perché spesso si tratta di un semplice rassicurazione, di una linea aperta che non va mai chiusa".

Lontano dal centro
Ed è forse anche per questo che la posizione defilata non ha mai impedito alla Igei Viaggi di radicarsi nella propria realtà. "La posizione - spiega - non mi ha mai penalizzato. Mi trovo ai margini del paese, in un punto dotato di un grande parcheggio davanti. Il vantaggio è che c'è molta tranquillità, per me e per i miei clienti".

Un aspetto positivo, dal momento che, rileva Ivana "non credo che un'agenzia sia come un negozio di souvenir, che debba necessariamente trovarsi in un crocevia. L'acquisto di un viaggio non è fatto di impulso, va piuttosto meditato, in una dimensione possibilmente rassicurante".

La sfida incoming

Un'attività da agenzia per molti aspetti "vecchio stampo" sviluppata fin dall'inizio insieme all'incoming. "All'inizio - ripercorre  - mi ci dedicavo come agenzia singola. Con il tempo ho però fatto dei ragionamenti diversi, cominciando a chiedermi perché fosse un territorio quasi totalmente appannaggio dei tour operator stranieri".

Una battaglia che Ivana ha ben presto capito di non poter combattere da sola. "Insieme ad altre 7 agenzie umbre abbiamo così creato una rete di imprese, la prima nel nostro contesto, capace di raccogliere competenze diverse e offrire un prodotto a 360 gradi sul nostro territorio".

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