Hrs e turismo digitale, così cambia il business travel

Controllo delle spese di viaggio e sicurezza, ma anche sharing economy e self booking. Sono questi gli aspetti su cui cresce il peso del digitale nel business travel. Hrs fotografa lo stato dell’arte dei viaggi d’affari, per la cui prenotazione è in forte crescita il ricorso da parte delle aziende ai canali digitali: se il 68 per cento delle imprese utilizza ancora le agenzie di viaggi tradizionali, l’81 per cento delle aziende ricorre invece a  canali online, siano essi direttamente sul web o messi a disposizione dalle adv.  

Stando ai dati rilevati da una ricerca sponsorizzata da Hrs, presentata a TTG Incontri nell’ambito dell’Osservatorio sul turismo digitale, “i self booking tools rappresentano il futuro e oggi hanno un tasso di penetrazione nel Centro-Nord Europa pari al 50% - dice Marco D’Ilario, managing director Hrs Italia -. Integrando i sistemi di autoprenotazione con le piattaforme locali sviluppate da Tmc come Uvet o Cisalpina, Hrs migliora il contenuto disponibile per offerta di hotel e accessibilità alle tariffe”. Inoltre, i canali Hrs consentono un maggiore controllo “delle spese di viaggio e della sicurezza dei dipendenti, grazie alla loro costante localizzazione”.

Altro trend emergente, il fatto che le aziende riscontrino una crescente richiesta da parte dei dipendenti di utilizzare gli strumenti online  abitualmente scelti per i propri viaggi personali: questo vale soprattutto per le piattaforme di sharing economy, sia sul lato delle accommodation sia sul lato dei trasporti.

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