Il referendumdel 4 dicembre visto dalle agenzie: la sfida tra ‘sì’ e ‘no’

C’è chi dice no. Ma c’è anche chi, al contrario, si schiera a favore della riforma costituzionale che verrà sottoposta al voto dei cittadini il prossimo 4 dicembre.

Le agenzie di viaggi non si tirano indietro di fronte al quesito referendario, considerato anche che il nuovo testo andrebbe a toccare il famoso titolo V, quello che si occupa di regolare le competenze in materia di turismo. E anche per la distribuzione turistica, lo scontro arriva su Facebook, con la creazione di due gruppi chiaramente contrapposti: da un lato Agenti di viaggio per il “SI”, dall’altro il suo contraltare, ovvero Agenti di viaggio per il NO al referendum costituzionale.

Le ultime votazioni, sia in Italia che all’estero, hanno visto del resto un ruolo centrale per i social network. Anche gli agenti di viaggi si uniscono al trend, raggruppandosi nelle due opposte fazioni attraverso il web.

Al momento, dei due gruppi sembrerebbe più attivo quello a favore del ‘No’, sul quale intervengono anche sostenitori della parte opposta, trasformando in realtà la pagina in un vero e proprio terreno di confronto tra le diverse anime del turismo.

Anche questo è mercato.

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