Agenzie contro la tracciabilità a mille euro

Nome in codice 'tracciabilità'. Una delle nuove norme contenute nel decreto Monti, ovvero l'abbassamento a mille euro della soglia per l'utilizzo dei contanti, rischia di rappresentare un altro duro colpo per il mondo della distribuzione. Tradotto in termini pratici, il provvedimento impone l'utilizzo di sistemi tracciabili come carte di credito, ricaricabili, assegni o bonifici bancari per l'acquisto di pacchetti vacanze, biglietteria aerea e prenotazioni alberghiere con valore superiore ai mille euro. Nell'inchiesta realizzata da TTG Italia, l'iniziativa viene fortemente contrastata dagli agenti di viaggi, che lo criticano sotto ogni punto di vista. "Per prima cosa hanno messo sullo stesso piano tutti gli esercizi commerciali - si arrabbia Duccia Pompermaier, titolare della Viaggi del Sogno a Trento - . Per noi, però, raggiungere i mille euro per un singolo acquisto è più facile che per un negozio di scarpe o di vestiti: avrebbero dovuto stabilire soglie differenti a seconda della merce venduta".
   
Scarsa informazione
Fra i dettaglianti prevale, inoltre, un certo disagio nei confronti della loro clientela: "Molte persone non sono affatto al corrente di questo tetto e, al momento del pagamento, tirano fuori i contanti - racconta la lucchese Daria Ulivi, responsabile commerciale della Desirade Viaggi -. Con pazienza dobbiamo quindi spiegare i motivi del provvedimento Monti, facendo capire che non dipende da noi: molti, infatti, credono che vogliamo complicare loro la vita". Ad appesantirsi è, invece, proprio il lavoro quotidiano degli agenti di viaggi, che lamentano già i primi problemi nei flussi di cassa.

I rischi
"Per le pratiche chiuse molto sotto data e per la biglietteria aerea noi abbiamo bisogno di pagamenti immediati - spiega Silvia Fornello, cotitolare dell'agenzia Tymora Viaggi a Reggio Calabria -; purtroppo una parte dei sistemi tracciabili non permette questa rapidità nei flussi di denaro: bonifici e assegni li incassiamo, quindi, a distanza di giorni, e questo può essere un problema per la nostra attività". E procede con un esempio: "Qualche giorno fa un cliente è entrato in agenzia con l'intenzione di prenotare un volo con partenza tre giorni dopo. Il costo era superiore ai mille euro: menomale che aveva con sè la carta di credito, altrimenti sarei stata costretta ad anticipare la cifra, perché con un bonifico o un assegno avrei incassato la valuta dopo un po' di giorni".

Questione assegni
La catanese Stefania De Luca, titolare dell'agenzia Orsa Viaggi, mette in luce un altro pericolo: "Dai nostri clienti dobbiamo ora accettare solo assegni circolari, altrimenti il rischio è di incappare in assegni scoperti. Potrei affidarmi a Centax, che garantisce la validità di un assegno, ma prende una commissione del 2 per cento sull'importo totale".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana