Tragedia Costa Concordia, le reazioni del mercato

Sono al lavoro in migliaia in tutta Italia per salvare tutto quanto è possibile. Dopo i soccorsi, la preoccupazione, l'incredulità di fronte a quanto è successo sulle coste dell'isola del Giglio, una folta squadra di professionisti è determinata a ricucire i pezzi. Sono gli agenti di viaggi che, dopo la vicenda di Costa Concordia, ora devono impedire che il settore imbarchi acqua. Il rischio, tutti lo ammettono, c'è: ma non per questo il futuro del settore è già scritto. I protagonisti del turismo, i dettaglianti, saranno nelle prossime settimane in prima linea per far fronte all'emergenza. Con la stessa passione con cui hanno fornito supporto ai propri clienti nelle prime ore dopo il naufragio. "Appena abbiamo avuto la notizia - racconta Gian Battista Merigo, presidente del Gruppo Amerigo Viaggi - siamo andati a vedere nel nostro sistema di prenotazione quanti clienti avevamo su quella nave". Due persone, è la risposta del computer. "Abbiamo subito contattato le famiglie, che ci hanno detto che stavano bene".

Il ruolo delle agenzie
La squadra di Last Minute Tour si è attivata subito. "Avevamo 20 clienti a bordo - spiega l'amministratore delegato Ezio Birondi -: ci siamo subito organizzati per contattarli, e abbiamo saputo che per loro era tutto a posto. Del resto, il cliente è nostro". Gino Campanella, titolare dell'agenzia Conca D'Oro di Palermo, ha seguito le vicende dei passeggeri da vicino: "Proprio ora - dice - abbiamo finito un incontro con il nostro staff e con cinque clienti che, fortunatamente, sono qui a poterci raccontare la vicenda dal vivo". Anche per Bravo net-Hp Vacanze la macchina si è messa in moto subito. "Siamo stati avvertiti prima ancora che la notizia iniziasse a circolare sugli organi di informazione - riporta il direttore commerciale del network Dante Colitta -: ci siamo attivati telefonando a Costa Crociere e mettendoci a disposizione per eventuale supporto tecnico o umano".

Un patrimonio da difendere
Fiavet si è detta pronta a supportare "gli agenti nel rapporto con Costa - afferma il presidente Cinzia Renzi - a ricercare soluzioni idonee per i propri clienti che hanno già prenotato crociere sulla nave interessata o, in alternativa, per assisterli nelle procedure di rimborso". Ora, in gioco ci sono le prenotazioni delle prossime settimane. Molti attori del mercato sono d'accordo sul fatto che la vicenda non sarà priva di ripercussioni. Ma sanno anche che bisogna mettere il massimo impegno per evitare di disperdere il tesoretto dei crocieristi. Anche perché in molti non escludono che l'effetto boomerang metta a rischio anche i passeggeri di altre società di navigazione. "I clienti non distigueranno una compagnia dall'altra - sostiene Carlo Maderna, titolare dell'agenzia Clio Viaggi a Milano -. Il tempo farà poi il suo e staremo a vedere giorno per giorno". Da Sassari, il direttore tecnico dell'agenzia Quattro Mori, Walter Pani, pensa anche alle opportunità del suo territorio. "Noi siamo preoccupati in generale - afferma l'agente -: il prodotto crociere stava iniziando a funzionare bene. Stava crescendo l'interesse della Sardegna per il prodotto e le compagnie avevano deciso di investire". Per Luca Patané, presidente di Uvet e di Itn, sarà necessario al più presto aprire un dialogo con le compagnie di crociera per gestire la situazione. "Come tutti stiamo cercando di avere dei riscontri precisi sulla situazione", sostiene Patané.

Questione di tempo
Come sempre nelle emergenze, il tempo è stato un fattore fondamentale durante la prima fase. Ma, sottolineano gli addetti ai lavori, lo sarà anche in seguito. "L'italiano, di primo acchito, si blocca davanti a fatti come questi" sostiene Amalio Guerra, presidente di Assoviaggi. Anche l'associazione di Confesercenti si è mossa immediatamente per fornire sostegno, anche se nessun cliente delle loro adv era a bordo della Costa Concordia. "Ci sono già persone titubanti che chiedono se è il caso di andare in crociera", afferma Gino Campanella. "Stiamo cercando di sensibilizzare le agenzie di viaggi - sostiene il direttore commerciale di Bravo net-Hp -, facendo il possibile per far capire loro che devono 'tenere botta'...". Per Luca Battifora, direttore generale di G40-Mondo di Vacanze, "l'effetto ci sarà, ma non durerà a lungo". La necessità, ora, è "sostenere il comparto con attività di comunicazione che contrastino l'emotività dei clienti". Anche G40 si è messa a disposizione per eventuali necessità. "Sabato mattina ho sentito Costa Crociere e ho detto che mi contattassero in caso di bisogno". Un settore compatto, dunque, di fronte alla necessità. Una situazione che, purtroppo, non è nuova per il turismo. "Il comparto è pronto ad affrontare le emergenze, con tutto quello che è successo negli ultimi tempi" commenta Colitta. Francesco Granese, direttore di Assotravel, sottolinea il ruolo che avrà la distribuzione per evitare ripercussioni: "Le agenzie di viaggi devono far ripartire al più presto le vendite di crociere".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana