Corbella, Astoi: "Per le quote delle liste nozze non deve sussistere la tracciabilità"

Le questioni legate alla tracciabilità in agenzia continuano ad accendere il dibattito e sul tema dei pagamenti per le liste nozze interviene anche il presidente di Astoi.

Roberto Corbella esprime dubbi sulla questione della tracciabilità anche per le tariffe frazionate, contestando la competenza sulla materia da parte delle agenzie delle entrate (vedi il servizio TTG), ritenendo piuttosto responsabile della materia il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Siamo fermamente convinti - spiega Corbella - che, per i versamenti relativi alle liste di nozze, trattandosi di erogazioni liberali effettuate separatamente da singoli individui, qualora le stesse siano inferiori al tetto dei 1.000 euro, non debba sussistere il discorso del cumulo e del requisito della tracciabilità. In tali casi, come accade nella normale prassi, deve essere rilasciata a ciascuno dei partecipanti alla lista di nozze una
ricevuta di quietanza dell’importo versato, essendo tale documento più che sufficiente".

Corbella si impegna inoltre a portare avanti questa tesi, che consentirebbe di superare un ostacolo per il lavoro delle agenzie "anche perché interpretazioni diverse creerebbero un discrimine nei confronti di
altre tipologie di liste di nozze", conclude il presidente.

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