Il commento del direttore
Remo Vangelista
“In passato in troppi si sono messi a fare gli agenti solo perché era bello lavorare nel turismo e senza avere le competenze. Così, quando è arrivata l’alternativa di internet, l’intermediazione ha perso molti clienti”.
Achille Sbrojavacca, titolare dell’omonima agenzia di Treviso, ha 30 anni di esperienza sulle spalle e guida un punto vendita da 18 dipendenti, attivo dal 1948. Con queste credenziali, è facile intuire come la sua non sia un’esperienza improvvisata. E come sottolinei con forza la necessità di agenti di viaggi esperti e in grado di fare vera consulenza. Altrimenti, è tutta la categoria a risentirne.
Ne fa una colpa agli agenti di viaggi improvvisati?
In un certo senso sì. Perché ci sono clienti che hanno provato solo un servizio... come dire... evanescente. Quindi si sono rivolti a internet e non hanno compreso il valore della consulenza.
Sarà difficile recuperare questa fascia di viaggiatori?
Questo è sicuro.
Voi siete sul mercato da parecchi anni, con una struttura importante. Negli ultimi tempi avete dovuto cambiare qualcosa per restare al passo?
Sì, ci siamo dedicati al business travel.
In che modo?
Siamo entrati in un network internazionale, del quale siamo referenti per l’Italia.
I viaggi d’affari sono un buono sbocco professionale per le agenzie?
In questo settore la consulenza è più evidente, è più semplice da far notare al cliente.
Il servizio, dunque, è il nodo fondamentale...
Non c’è più spazio per i distributori di cataloghi. L’agnzia di viaggi non è più il posto dove si entra, si sfogliano le brochure e basta. Bisogna dare un servizio e far capire che questo non può essere fornito gratis. Anche perché c’è già troppa gente che entra in adv, si fa costruire un viaggio e poi lo prenota per conto suo su internet.
Intende far pagare i preventivi?
Potrebbe essere un’idea. È sicuramente una strada percorribile, perché il ‘tutto gratis’ non porta a nulla.
Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
