Il commento del direttore
Remo Vangelista
L'ispirazione arriva dalla pop art, l'idea nasce da tutti coloro che ogni giorno lavorano in Uvet. "Persone normali, che quando c'è da risolvere un problema si trasformano in supereroi", riassume il presidente della società Luca Patané.
Si concretizza così la nuova campagna di comunicazione di Uvet, annunciata al mercato a pochi giorni dall'ingresso nella nuova sede di Milano ("Un investimento da 12 milioni di euro", precisa Patané). Lo spunto intende mettere in luce il lavoro 'nascosto' di Uvet: "Vogliamo far comprendere ciò che facciamo per i nostri clienti – afferma il presidente -. Anche chi non appare può essere un eroe, quando risolve una situazione". Così Uvet ha selezionato 10 storie, ispirate a perone che lavorano realmente nell'azienda, che verrano declinate attraverso tavole a fumetti.
La campagna "sarà pianificata step by step", specifica Patané. Che aggiunge: "Con questi personaggi abbiamo voluto coprire un po' tutti i nostri target di riferimento".
C'è anche un piccolo aneddoto legato alla nascita di questa campagna. "L'idea mi è venuta visitato il Moma di New York, guardando i quadri di Roy Lichtenstein". Detto fatto, la grafica pop art è entrata nella nuova campagna targata Uvet, con cinque supereroi (con tanto di identità 'pubblica' e segreta) pronti a scendere in campo per difendere i viaggiatori.
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