Il commento del direttore
Remo Vangelista
La proposta di una vacanza a prezzi stracciati via mail, il versamento di un anticipo del 30 per cento, l'invio dei voucher. Poi, più nulla. Vacanza e prenotazioni svanite nel nulla.
Sarebbe stato questo il meccanismo della truffa scoperta nella zona Città di Castello, secondo quanto riportato da ilmessaggero.it. La vicenda avrebbe portato alla denuncia di due persone, residenti nell'hinterland milanese.
Questo il modus operandi, secondo la ricostruzione: il primo contatto con i potenziali clienti avveniva via telefono, con la proposta di una vacanza a prezzi particolarmente vantaggiosi. Alla chiamata sarebbe seguito l'invio di documentazione via mail per l'eventuale acquisto: documentazione che comprendeva anche falsi 'commenti degli utenti', creati ad arte. Quindi si passava alla richiesta del versamento dell'acconto, pari al 30 per cento del costo totale del pacchetto, cui seguiva l'invio del voucher da utilizzare per la vacanza.
Solo dopo il contatto diretto con la struttura alberghiera, i clienti sarebbero venuti a conoscenza del fatto che in realtà non c'era nessuna prenotazione.
Le finte prenotazioni riguardavano sempre località italiane, nell'80 per cento dei casi in città d'arte. Le autorità hanno precisato che le strutture alberghiere sono totalmente estranee alla vicenda.
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