Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le gift box non sono necessariamente un gioco da grandi. Nonostante i big del settore abbiano invaso agenzie (e non solo) con i loro cofanetti regalo, ci sono anche realtà più piccole che si sono avventurate in questo mondo. È il caso di Link Tours di Ferrara (storica agenzia con una tradizione trentennale alle spalle), che ha creato le LinkBox, “nate per promuovere il territorio - come precisa il titolare Simone Zannini - trovando una forma nuova e diversa per venderlo”.
Il progetto è nato nell’ambito di una iniziativa di promozione locale?
Lo creammo due anni fa, seguendo una campagna della Provincia di Ferrara, che si chiamava ‘Emozioni tipiche garantite’.
Da allora ci sono stati cambiamenti nelle proposte?
I cofanetti comprendono offerte anche insolite per la zona di Ferrara e dintorni. Ora ci stiamo concentrando sugli appuntamenti del territorio. L’evoluzione è questa: legare i cofanetti agli eventi.
La vostra clientela è soprattutto locale?
In gran parte, ma abbiamo acquirenti da tutta Italia. Sono persone che vengono a Ferrara e decidono di regalare una delle nostre LinkBox.
Avete in progetto di ampliare il raggio d’azione?
Per allargare tanto servono grandi investimenti, noi restiamo una realtà locale.
Voi lavorate anche nel settore dell’outgoing...
Principalmente. L’outbound resta il nostro segmento principale.
È più promettente dell’incoming?
Difficile fare un paragone. Nell’outgoing il fatturato medio a pratica è nettamente più alto. Sono comunque due settori che curiamo. Ci siamo lanciati nell’outbound perché in periodi di difficoltà bisogna provare diverse strade.
Hanno chiuso molte agenzie dalle vostre parti per colpa della crisi economica?
Nell’ultimo periodo due o tre, di cui un paio importanti.
Questo ha ampliato il vostro perimetro delle vendite?
In un caso sì, perché abbiamo preso noi la clientela.
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