Protagonistiper un giorno Fritto misto in agenzia

Del business non si butta via niente. Soprattutto quanto la propria agenzia ha sede in una città di dimensioni ridotte come Campobasso. È questa l’opinione di Adalberto Cazzato, titolare della storica agenzia Di Paola Viaggi, situata nel capoluogo molisano.

Cosa funziona meglio nella vostra agenzia?
I pacchetti ‘piccoli’, come i weekend a Parigi o a Londra. Poi c’è la biglietteria, che facciamo a 360 gradi, e ancora i viaggi di nozze.

Insomma, di tutto un po’...
Abbiamo anche una piccola attività di rent-a-car. Insomma, cerchiamo di fare tante piccole cose.

Senza lasciar perdere nulla.
Se avessimo puntato tutto su una sola cosa, non avremmo avuto vita lunga.

E invece una delle vostre caratteristiche è proprio la presenza sul mercato da svariati decenni...
Tutto iniziò negli anni ‘30, quando il nonno di mia moglie faceva il ‘rappresentate di emigrazione’.

Ovvero?
Era una persona nominata dalle compagnie di navigazione, cui si rivolgevano coloro che volevano emigrare all’estero, soprattutto in America.

Poi è arrivata l’agenzia di viaggi...
Si, ma la questione dell’emigrazione ha avuto ancora un suo peso. Per molti anni abbiamo fatto biglietteria ‘etnica’, legata proprio ai flussi degli anni ‘30.

In che senso?
Molti, da queste parti, avevano parenti da andare a trovare oltreoceano. Parlo degli anni ‘70...

E poi?
Abbiamo cercato di fare anche un po’ di incoming.

Da come lo dice, non sembra soddisfatto...
I turisti che vengono in Italia non lo fanno per vedere il Molise. Prima vogliono visitare le città più famose. Non è un grosso giro d’affari per noi...

Al di là dell’inbound, siete cresciuti, dal momento che oggi potete contare anche su una filiale.
Abbiamo un punto vendita anche a Termoli, e in totale contiamo 3 dipendenti.

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