Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tutto parte da Utat. O, almeno, prende le mosse da lì l’avventura di Antonella Sposato, direttore di Travel Time ad Arona, in provincia di Novara. Un’agenzia con 5 anni di vita ma una grande esperienza alle spalle. Proprio dallo storico t.o. è nata infatti la competenza per l’organizzazione dei viaggi. Che, oggi, è uno dei business portanti per l’adv. Ma con qualche attenzione sulla scelta dei partner.
Prodotto in casa, dunque...
Sono le proposte che vanno di più. Il bus riusciamo a riempirlo. Certo, una volta erano i bus. Più di uno, intendo.
Tutto da soli?
Collaboriamo con un’altra agenzia. Prima eravamo un gruppo più ampio. Poi, sa com’è... siamo tutti imprenditori e c’è qualcuno che vuole primeggiare sugli altri.
Insomma, il legame stretto è rimasto tra voi e un altro punto vendita.
Esattamente. Lui vende un po’ di prodotto mio, io vendo un po’ del suo.
È un’altra agenzia di Arona?
No, non sarebbe possibile. Difficile portare avanti un’operazione di questo tipo con un’agenzia del tuo stesso territorio.
Troppa concorrenza...
Ci si fa la guerra. E questo è sbagliato. Se ci si mettesse d’accordo, il cliente non farebbe il giro delle agenzie. Ma immagino che questa storia l’abbia già sentita...
Devo ammetterlo.
Il fatto è che per una cosa semplicissima, come un biglietto aereo, i clienti entrano in un’agenzia, si fanno fare il preventivo, poi vanno in un’altra e così via. Finché non si stufano.
Intende dire che alla fine non scelgono neanche il prezzo più basso?
Io ho questa impressione. Ma intanto hanno fatto lavorare altre 6-7 agenzie per niente...
Ci sono molte adv ad Arona?
Siamo 14mila abitanti e 10 punti vendita...
Si viaggia così tanto?
Se quel numero di agenzie riesce a sopravvivere, evidentemente sì. Ma il budget è sempre più ridotto. Io ormai sono anni che non faccio una pratica sulla Polinesia.