L'Italia ricomincia ad assumere, prospettive migliori per il 2015

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- 15/12/2014 12:38

L'Italia ricomincia ad assumere, prospettive migliori per il 2015

Nonostante le previsioni di assunzioni in Italia siano scese di 2 punti rispetto all'ultimo trimestre 2014, il nuovo anno si aprirà con una nota positiva sul fronte occupazionale: nei primi 3 mesi del 2015, da gennaio a marzo, le occasioni di impiego aumenteranno di 5 punti percentuali rispetto al medesimo periodo del 2014.

La notizia, secondo quanto dice Event Report, emerge da Previsioni Manpower sull’Occupazione, ricerca a cadenza trimestrale condotta da ManpowerGroup Italia coinvolgendo oltre 1.000 aziende italiane.

"Le prospettive d’assunzione per il nuovo anno mostrano segnali positivi e incoraggianti" evidenzia Stefano Scabbio, presidente e amministratore delegato di ManpowerGroup Italia e Iberia.

"Non siamo ancora fuori dalla crisi, ma la riforma del lavoro è un passo importante per rilanciare l'economia in Italia. I datori di lavoro devono essere preparati per la ripresa. La chiave sta nell'attrarre e trattenere i talenti migliori e adottare un approccio al lavoro più flessibile, in modo da valorizzare tutte le competenze nel posto giusto e al momento giusto".

Secondo l’indagine, il 6 per cento degli imprenditori prevede di incrementare il numero delle assunzioni a inizio 2015, il 13 per cento prevede un calo, mentre il 79 per cento ritiene che non vi sarà alcuna variazione rispetto a fine 2014.

Chi assumerà lo farà principalmente in 3 settori: trasporti e telecomunicazioni (+7 per cento); finanziario, assicurativo, immobiliare e servizi alle imprese (+3 per cento) e alberghiero/ristorazione (+3 per cento).

Com’è facile intuire, sono soprattutto le aziende di grandi dimensioni (con 250 o più dipendenti) quelle che nei primi 3 mesi del 2015 aumenteranno il personale, con una previsione di incremento del 9 per cento.

Percentuali con il segno meno caratterizzano, invece, le previsioni delle micro e piccole aziende: per loro il futuro prossimo prevede una flessione, rispettivamente, dell'8 e del 3 per cento.