Brand Italia, un valore da 1.300 miliardi di dollari

Il rating, espresso come nei prodotti finanziari, è A+, e il valore economico è di 1,289 triliardi di dollari: il brand Italia, che nell’ultimo anno ha incrementato il proprio valore del 24%, sale di una posizione e si attesta all’11° posto nella classifica dei 100 brand nazionali a maggior valore economico nel mondo.

I brand nazionali hanno un valore economico, che è calcolato soprattutto sulla base del prodotto interno lordo del paese e delle stime di crescita dei prossimi 5 anni ed è espresso in termini valutari, e un valore di forza sul mercato che, come per i prodotti finanziari, è espresso con un rating che può variare da AAA (molto forte) a DDD (molto debole) ed è costruito su una serie di indicatori politici, economici e demografici.

A studiare valori e posizionamento dei brand nazionali, si legge su Eventreport.it, è Brand Finance, società di consulenza che opera nel campo della valutazione delle marche e che produce annualmente un report con la classifica dei 100 paesi che detengono i brand nazionali di maggior valore e di maggior forza. Quanto più questi valori sono elevati, tanto maggiore ne è l’impatto positivo sull’economia del paese che li detiene, in termini di investimenti esteri, domanda internazionale per i propri prodotti, competitività sui mercati e prosperità complessiva.

Il primo brand nazionale per valore economico nella classifica 2014, appena pubblicata, è quello degli Stati Uniti, con un valore di 19,2 triliardi di dollari, seguito da quello della Cina, con un valore però più che dimezzato e pari a 6,3 triliardi di dollari, e dal brand Germania, che vale 4,3 triliardi di dollari. Seguono Regno Unito, Giappone, Canada, Francia, India, Australia e Brasile: la stessa top ten dello scorso anno, dove però Francia e Brasile hanno peso qualche posizione a favore di Canada, India e Australia. Dopo l’Italia c’è il brand Russia, che perde quest’anno il 7% del valore, scede di una posizione e si attesta su 1,1 triliardi di dollari.

Il brand Usa, sottolinea il report, rimane al vertice della classifica nonostante le difficoltà politiche interne e le spesso controverse azioni internazionali: decenni di primato assoluto in campo economico, finanziario, tecnologico e democratico ne fanno però un pilastro mondiale il cui valore è destinato a mantenersi elevato anche negli anni a venire. Interessante, invece il caso del Regno Unito, che nell’ultimo paio d’anni, in vista del referendum di indipendenza della Scozia, aveva visto il proprio brand perdere progressivamente valore. L’esito negativo del referendum ha restituito credibilità al paese, che adesso vanta un valore di brand superiore del 20% a quello dello scorso anno (2,8 trilioni di dollari).

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