Budget e mare ItaliaChi vince nell'estate

Braccio di ferro tra vendite intermediate e vendita diretta, prevalenza dell'Italia e del turismo balneare e budget stabile o in leggera ascesa.

È questa la fotografia della prossima stagione estiva che emerge dal sondaggio lanciato sulla pagina Facebook di TTG Italia. Cinque le domande rivolte agli utenti del social network per tracciare un quadro del comportamento di acquisto e delle prospettive per l'alta stagione estiva: modello di prenotazione, tipologia di prodotto, destinazione, periodo di vacanza e budget gli argomenti trattati.

Sul primo tema emerge ancora una volta con chiarezza come l'Italia sia praticamente spaccata in due tra chi si affida alle agenzie (il 46 per cento del totale) e chi invece sceglie Internet (39,5 per cento) oppure un'altra forma di acquisto diretto (il restante 14 per cento).

Predominio assoluto del soggiorno balneare nella scelta della tipologia di prodotto: quasi la metà di coloro che ha risposto al sondaggio sembra non avere dubbi in tal senso, mentre più indietro, ma comunque seconda scelta con il 19,3 per cento, il binomio crociera/villaggio, mentre completa il podio la vacanza culturale (13,2). Più indietro la vacanza natura (7,7 per cento), tour organizzato (6,9) e il fly & drive (3,8).

Maggiore frammentazione sugli orientamenti per le destinazioni, con l'Italia che conquista il primo posto assoluto, nonostante la percentuale si fermi al 25,5 per cento. Secondo e terzo posto vanno alle due mete già individuate come possibili protagoniste dell'outgoing, vale a dire Grecia e Spagna (19,3 e 8,5 per cento rispettivamente). A seguire Stati Uniti e Capitalia europee a pari merito al 5,4 per cento, mentre il Mar Rosso si ferma al 3,8. Altissima la percentuale di chi, invece, risulta ancora indeciso oppure orientato verso altre mete.

Guadagna posizioni il bimestre settembre-ottobre come periodo scelto per la vacanza, che verrà preferito da una persona su 5. Una sorpresa che va di pari passo con l'indebolimento dei viaggi ad agosto, preferiti dal 41 per cento, mentre giugno e luglio si attesta al 26,3 per cento. Uno su dieci è ancora indeciso.

Segnali incoraggianti sul capitolo della spesa per le vacanze: sembra infatti arrestarsi la progressiva riduzione del budget, anche se parlare di vero e proprio rialzo appare ancora presto. Infatti ben il 62,7 per cento mette in campo una cifra uguale a quella dell'anno prima, uno su cinque mette in programma una spesa superiore. Solo il 17,8 per cento, invece, prevede una riduzione 

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