La tassa sul bancomat che spaventa imprese e partite Iva

E ora spunta anche la tassa sui prelievi bancomat.

Il nuovo possibile incubo per piccole imprese, titolari di agenzie e professionisti si chiama ‘comma 7 bis’ ed è contenuto all’interno della delega fiscale. Una misura studiata per mettere un’ulteriore stretta all’utilizzo dei contanti, ma che rischia di avere pesanti ripercussioni sul lavoro quotidiano delle pmi.

Nella sostanza la norma consentirebbe al fisco di effettuare controlli sul denaro prelevato, vagliando i giustificativi (scontrini, ricevute, fatture) che spiegano l’utilizzo dello stesso contante. Se i contribuenti sotto esame non saranno in grado di giustificare il prelievo rischierebbero sanzioni comprese tra il 10 e il 50 per cento della somma prelevata.

In attesa di una decisione definitiva sulla materia, da parte dell’Agenzia delle entrate arrivano rassicurazioni, ma a lanciare l’allarme è proprio Rete Imprese: “Questa disposizione – su legge in una nota - risulta essere una vera e propria follia burocratica, oltre che l'ennesima introduzione di una complicazione fiscale, soprattutto a carico delle imprese in contabilità semplificata”.

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