Il commento del direttore
Remo Vangelista
Porterà nelle casse dello Stato 40 miliardi di euro, 5 in meno dello scorso anno.
È partito anche quest’anno il conto alla rovescia per il ‘Tax day’, la scadenza del 16 giugno dentro la quale si concentrano 5 diversi versamenti sotto forma di acconto, suddivisi per Imu, Tasi, Irpef, Ires e Irap.
Il calo di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2015 trova la sua origine in due voci: l’eliminazione della tassa sulla prima casa e l’uscita dalla base imponibile Irap del costo del lavoro. Un gruzzolo, quello legato alla prima voce, che potrebbe ripercuotersi positivamente magari anche sul turismo: la cifra risparmiata potrebbe infatti essere destinata a incrementare il budget destinato ai viaggi.
Come negli anni precedenti, ricorda Ilsole24ore.it, resta aperta l’incognita (e probabilmente rimarrà così fino agli ultimi giorni) su una possibile proroga per i versamenti di imposte dirette e Irap per chi è soggetto a studi di settore. L’orientamento del Governo, al momento, sembra però essere quello di rispettare la data del 16 giugno.
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