Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nel periodo in cui il ‘viaggia con i locals’ sta diventando sempre più una tendenza per scoprire al meglio le bellezze e i segreti dei diversi Paesi, probabilmente è meglio che in Italia il trend non si diffonda.
Potrebbe capitare, infatti, che il turista straniero che sta cercando la Valle dei Templi di Agrigento venga indirizzato verso l’Egitto, e che a quello che sta cercando il ponte di Rialto venga risposto che non si ha idea di quale città lo ospiti.
Che gli italiani non siano campioni in geografia è un dati di fatto, ma che ignorino quasi del tutto quali sono e dove sono le meraviglie che il loro Paese ospita lascia sbigottiti, e anche rattristati. Eppure pare propria che sia così, almeno secondo un’indagine realizzata da Bibite Sanpellegrino in occasione di un concorso: il 60 per cento degli italiani non sa dove sia il Cenacolo di Leonardo da Vinci (la maggior parte ipotizza una qualche zona nei pressi di Firenze), il 56 per cento non sa dove collocare il ponte di Rialto e il 53 per cento ipotizza che le Cascate delle Marmore siano sulle Alpi.
Se i nuraghi sono un dolce tipico
Ma le perle non finiscono qui: non solo gli italiani non sanno dove sono i loro tesori, ma non sanno neppure cosa sono. Per il 51 per cento degli italiani i Sassi di Matera sarebbero in realtà delle semplici conformazioni rocciose particolari, mentre i nuraghi sardi per il 48 per cento dei connazionali sono un dolce tipico. I trulli di Alberobello non suggeriscono nulla agli Italiani: il 21 per cento degli intervistati associa il nome solo a Jarno Trulli, ex pilota di Formula 1.
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