Lavoro in Italia: ecco quanto si guadagna

Gli stipendi ricominciano a salire anche in Italia. Nel primo semestre 2016 le retribuzioni sono aumentate dell’1,7% rispetto all’intero anno 2015, quando invece l’incremento sull’anno precedente era stato solo dello 0,1%. E la tendenza al rialzo è stata registrata per tutti gli inquadramenti contrattuali, con l’unica eccezione dei dirigenti, che invece in questa prima metà d’anno hanno visto lo stipendio ridursi mediamente dell’1%.

La retribuzione media italiana nel confronto europeo
La panoramica sullo scenario retributivo italiano arriva dall’aggiornamento semestrale dell’Osservatorio JobPricing, secondo il quale un lavoratore dipendente italiano percepisce in media uno stipendio lordo annuo di 29.176 euro. Il dato, spiega Event Report, colloca l’Italia al 9° posto fra i 15 Paesi della zona euro: retribuzioni medie più alte si hanno in quasi tutti i grandi paesi del continente (il primo è il Lussemburgo con 55.553 euro), e l’Italia si posiziona dopo Francia e Germania, con un distacco significativo anche dall’Irlanda. Retribuzioni inferiori a quelle italiane si registrano in Spagna, Grecia, Slovenia, Portogallo, Estonia e Slovacchia. Ma l’elevato cuneo fiscale italiano fa sì che gli stipendi dei dipendenti, considerati al netto della tassazione, ci portino agli ultimi posti della classifica.

Le retribuzioni medie per ubicazione geografica
La rilevazione di JobPricing conferma le tradizionali differenze retributive territoriali: i dipendenti del Nord Italia guadagnano circa il 4,4% in più rispetto a quelli del Centro e quasi il 18% in più rispetto a quelli del Sud e Isole. La Lombardia è la regione con gli stipendi più alti, con una media (fra tutti gli inquadramenti) di 31.542 euro, seguita da Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Lazio. Chiudono Calabria e Basilicata con circa 24.000 euro.

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