Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si avvicina alla poltrona più alta di Enit Giorgio Palmucci. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, ieri ha approvato la nomina del manager a presidente dell’Agenzia nazionale per il turismo.
La procedura avviata con l’approvazione della proposta Centinaio prevede, prima della nomina definitiva, l’acquisizione dei pareri della commissioni parlamentari, ma di fatto sblocca una situazione di stallo e di ‘vacanza’ nella quale l’Enit si trova formalmente da una settimana, da quando, cioè, la presidente uscente, Evelina Christillin, ha ultimato le ultime formalità del suo mandato.
Un percorso a ostacoli
Il nome di Palmucci come molto caro al ministro e presidente in pectore di Enit ha iniziato a farsi strada da qualche mese fra i gossip del mondo del turismo, ma la conferma definitiva è stata più difficile di quanto si potesse prevedere.
Secondo alcune fonti, nelle scorse settimane uno scontro istituzionale fra le regioni e Centinaio sui nomi degli altri componenti del consiglio di amministrazione dell’Agenzia ha rischiato di compromettere anche l’incarico di Palmucci.
La situazione pare essersi sbloccata, ma ad oggi i nomi degli altri consiglieri di amministrazione restano nel campo delle ipotesi: pare che le regioni siano intenzionate a nominare Giovanni Lolli, assessore al Turismo uscente dell’Abruzzo e coordinatore degli assessori al Turismo all’interno della Conferenza delle Regioni.
Sul terzo nome, invece, continua a tenere banco l’ipotesi Magda Antonioli, anche se ancora non vi è nulla di certo.
Quello che è certo, invece, è che i tempi per la piena operatività del nuovo cda Enit non saranno brevi: dopo il lavoro delle commissioni parlamentari, sarà necessario tracciare una previsione di spesa e un piano di attività, che al momento sono ancora di là da venire.