Il mondo delle fiereal Governo: “Vogliamo ripartire”

Il mondo delle fiere e dei congressi chiede di ripartire. E a gran voce lancia un appello per la riapertura. Perché, dicono, non c’è più tempo. Il settore ha visto crollare i propri ricavi dell’80% nel 2020 e ora il futuro di 500 imprese e 120mila lavoratori è sempre più incerto.

Ripartire è possibile
“Nell’ultimo Dpcm - sottolinea il presidente di Federcongressi & eventi Alessandra Albarelli - è stata prevista la riapertura dei teatri e dei cinema per il 27 marzo, non vedo perché anche gli eventi che si svolgono in hotel o nei centri congressuali non possano riprendere. L’invito è a fare un ragionamento sapendo che i protocolli esistenti per le grandi manifestazioni fieristiche sono stati migliorati dalle strutture e che c’è una gestione molto attenta”.

Una situazione insostenibile
Quanto la pandemia abbia colpito il comparto lo evidenzia il segretario generale di Aefi Loredana Sarti. “Nel 2020 abbiamo perso l’80% del fatturato, abbiamo lavorato 53 giorni. Pensavamo di poter andare avanti perché avevamo applicato dei protocolli approvati dal Cts con adeguamento delle strutture e formazione del personale per gestire sia in fiera che fuori l’emergenza. La decisione di ottobre ci ha colto di sorpresa”.

Il caso Spagna
Richiama l'esperienza della Spagna, che ha confermato l’edizione 2021 di Fitur in presenza, il direttore Europa Unwto Alessandra Priante: “Siamo a favore che i Paesi facciano questo sforzo. C'è bisogno di esempi e c'è bisogno di fiducia. Per questo auspico che anche l’Italia, tenuto conto di tutte le difficoltà, vada nella direzione di portare avanti un messaggio chiaro e pragmatico sulla necessità di aiutare le imprese”.
Amina D'Addario

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