Agenzie, un conto salato per il Fondo di Garanzia

Alla fine il conto potrebbe arrivare ancora una volta alle agenzie. Il funzionamento del Fondo di Garanzia non piaceva prima e, probabilmente, non piacerà neanche dopo la possibile riforma. E le ipotesi sul campo non fanno che alimentare una polemica mai del tutto spenta.

A scaldare gli animi del turismo, in questi giorni, è il Disegno di Legge europea 2013, attualmente al vaglio della XIV Commissione Senato, che dovrebbe ritoccare il meccanismo di alimentazione del fondo. Da un lato, dunque, la norma mira a dare più ossigeno al 'tesoretto' da utilizzare in caso di emergenze; dall'altro, cerca di reperire le risorse per questo aumento di fondi.

La soluzione trovata per risolvere il rebus è semplice: "La disposizione all'esame della Commissione – spiega un comunicato di Federviaggio, l'associazione presieduta da Luca Patanè – prevede che le compagnie di assicurazione raddoppino il versamento annuale al fondo e, di conseguenza, che le agenzie di viaggi debbano accollarsi il raddoppio dal 2 al 4 per cento dei premi sulle polizze di responsabilità civile stipulate".

Il rincaro, dunque, sarebbe a carico delle agenzie. E, giocoforza, andrebbe a ripercuotesi su uno dei fattori attualmente più delicati per la vendita di viaggi: il pricing.

L'avvertimento arriva da Fiavet. "Il presidente Fortunato Giovannoni – si legge in una nota dell'associazione – esprime l'apprensione della Federazione nei confronti di un intervento che avrebbe come effetto un aumento dei costi dei pacchetti turistici senza peraltro offrire una maggiore protezione ai turisti".

La richiesta di un ulteriore esborso alle agenzie di viaggi offre anche il fianco a un ritorno della polemica sui meccanismo che regolano il Fondo di Garanzia. "È vergognoso che un comitato che gestisce soldi non suoi – interviene con il solito vigore Amalio Guerra, presidente Assoviaggi -, seppur per una buona causa come compensare gli acquirenti di un pacchetto turistico, non sia soggetto a nessun rendiconto. Ma il Governo non chiede chiarezza su questa anomalia, anzi viene a drenare altre risorse a un sistema già sofferente".

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