Innovazione digitalea TTG Incontri, torna l'osservatorio del PoliMi

Le aziende del turismo italiane non hanno ancora il dominio del “digital tourist journey”. Non sono ancora in grado, cioè, di coprire a 360 gradi l’esperienza digitale del consumatore di viaggi. E non c’è dubbio che, fra le diverse tappe del percorso compiuto online dal cliente, quella in assoluto meno presidiata dai seller riguardi il post viaggio.

“Eppure – segnala Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano -, si tratta di una fase importante e delicatissima perché, se gestita efficacemente, può indurre a nuovi acquisti”.

Il dato verrà ulteriormente approfondito e discusso a TTG Incontri 2017, che si terrà dal 12 al 14 ottobre a Rimini Fiera, nel corso della consueta conferenza di presentazione dell’Osservatorio, quest’anno arricchito da affondi statistici sul mondo della ristorazione - voce ormai portante e imprescindibile della filiera – e delle startup, anch’esse peraltro in linea con il diffuso trend che vede le imprese comparto molto più attive nella fase pre viaggio piuttosto che nel post.

I primi dati
Il 53 per cento delle nuove aziende risulta infatti oggi concentrato sulle attività di prenotazione e biglietteria, mentre si nota una certa latitanza nel supporto alla ricerca di informazioni (10%), per le visite in loco (7%), il noleggio (5%) e la vendita di prodotti (2%).

L’Osservatorio, che dal 2014 si occupa di monitorare il disallineamento tra le varie componenti della domanda e dell’offerta digitale, è comunque specchio di una realtà in evoluzione.  “Sicuramente – spiega Renga – il dato che più ci ha fatto piacere è stata la progressione nell’adozione e nell’utilizzo degli strumenti digitali a supporto della comunicazione, soprattutto da parte delle strutture ricettive italiane. Anche nel mondo delle agenzie, comunque, i segnali sono positivi, specialmente nell’ultimo anno”. La maglia nera andrebbe invece a chi gestisce la promozione delle destinazioni, “solo in pochi casi – segnala il direttore – abbiamo registrato passi in avanti significativi”.

Traguardi ancora da raggiungere
Di lavoro, insomma, ne è stato fatto ma ce n’è comunque ancora molto. “Il fatto che alcuni settori abbiano adottato il digitale – conclude Renga – non significa che abbiano raggiunto il traguardo. Ora è opportuno imparare ad utilizzare al meglio tutti gli strumenti, in modo da avere il pieno controllo dei comportamenti dell’utenza”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana