Cagnoni, IEG: “Il comparto fieristico italiano deve fare un salto in avanti per il domani”

Il comparto fieristico italiano deve fare un “salto in avanti” per rispondere alle sfide più impegnative del post pandemia. Ne é convinto il presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni che, intervenendo a Roma alla 7^ giornata mondiale delle fiere, ha commentato la ricerca di Aefi e Prometeia sugli impatti del settore sull’economia tricolore.

“È chiaro - ha sostenuto Cagnoni - che dopo che ci siamo occupati di capire quali vantaggi di natura economica questo sistema abbia prodotto dentro le imprese italiane, bisogna ora capire se il livello di importanza delle società fieristiche è cresciuto nel tempo, se si è qualificato dal punto di vista generale o se invece ci sono stati fenomeni che hanno introdotto elementi di profonda differenza, di selezione e addirittura di morte di alcune società”.

La governance
Elementi da indagare per affrontare “gli scenari che abbiamo davanti e che - ha sottolineato Cagnoni - sono estremamente complessi”.  Il presidente di IEG ha anche riflettuto sulla governance delle strutture fieristiche: “La soluzione che prediligo é quella che prevede che chi gestisce l’attività fieristica sia anche il proprietario delle strutture, che magari ha investito su quelle strutture ed é riuscito a pagarle”. Ma ci possono anche essere soluzioni alternative come, ha spiegato Cagnoni, “le strutture in mano a una proprietà pubblica che le da in locazione a prezzi di mercato e non seguendo criteri di carattere assistenzialistico”.

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