Sopravvissuti e sopravviventi

Per chi è uscito incolume o per lo meno solo acciaccato dal 2012 è il caso di guardare finalmente avanti.

Archiviate mangiate magari non proprio epiche stile Asterix e Obelix e festeggiamenti forse un filo più low profile che in passato, dell'anno appena trascorso è il caso di buttare via tutto (o quasi), seguendo magari i vecchi costumi del secolo scorso per il Capodanno e gettando quindi il più possibile, piatti, brutti pensieri e suocere, giù dalla finestra.

Non di certo ecofriendly ma quanto meno efficace. Infondo se non c'è proprio da stare allegri, non è neanche il caso di girare con musi lunghi sin da gennaio; lo spread è sotto i livelli di guardia, i consumi magari non risaliranno nell'immediato ma neppure crolleranno a picco e, per il 2013, non si profila all'orizzonte nessuna profezia nefasta, al massimo qualche asteroide e nulla più.

Così, anche l'industria turistica tricolore, tra sopravvissuti e sopravviventi potrebbe riorganizzare le idee e sbirciare da chi il mondo del leisure lo conosce, soprattutto in veste glamour.

È il caso Philip Jodidio, che ha dedicato la sua ultima raccolta di Architcture Now! al lifestyle, sottotitolando il volume 'Eat, shop, drink'.

Si tratta di una guida ragionata e fotografata di ristoranti, club e boutique più cool del globo.
C'è di tutto, dal Club Silencio, ideato dal regista David Lynch a Parigi al D-Edge 2.0. Club di San Paolo per i nottambuli incalliti. Si consiglia dove mangiare giapponese a Città del Messico p dove prendere un aperitivo nel cuore di Beirut.

Con il mondo connesso in un paio di clic e il trasporto aereo alla portata di (quasi) tutte le tasche, non sia mai che sfogliando pagine a caso anche qualche operatore nostrano trovi nuova ispirazione.

Che infondo anche al peggio si trova un limite.
O no?

Twitter @SGianuario

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