"Stesso mercato, stesse regole": Federalberghi contro l'abusivismo

Un mercato più corretto, in cui tutti siano tenuti a offrire le medesime garanzie. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi (nella foto), ha colto l'occasione della giornata nazionale sulla legalità indetta da Confcommercio-Imprese per l'Italia per mettere l'accento sulla piaga dell'abusivismo.

Un fenomeno in continua crescita, che include ormai una miriade di esercizi abusivi e semi-abusivi che inquinano il mercato con un'offerta parallela, sfuggendo a ogni regola. Il problema è che questa condotta danneggia tutti - dal Governo ai dipendenti, fino ai clienti -, dal momento che le leggi violate non sono solo quelle in materia di fisco, ma anche quelle che riguardano previdenza, lavoro, igiene e sicurezza.

Come Bocca ricorda, l'autorizzazione ad accogliere i turisti in contesti atipici quali case private, aziende agricole e famiglie di pescatori era motivata, in origine, con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli.

Grazie alla sostanziale assenza di controlli, però, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a fenomeni di concorrenza sleale.

Federalberghi stima che i flussi in strutture abusive valgano almeno 100 milioni di pernottamenti l'anno e brucino la possibilità di creare 70mila nuovi posti di lavoro.

"Chiediamo al Governo - è l'appello di Bocca - di dar seguito con urgenza agli ordini del giorno accolti in Senato nel luglio scorso, con i quali il Parlamento ha affermato la necessità di assicurare regole certe e controlli effettivi per la gestione della ricettività parallela".

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