Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sarà Booking.com, con tutta la potenza di Priceline alle spalle, a realizzare probabilmente quello che è il sogno, ampiamente confessato, delle agenzie di viaggi: tenere il cliente tutto per sé.
Nella vicenda che sta contrapponendo gli hotel e la mega Olta di prenotazione, che procede a colpi di decisioni delle diverse Antitrust europee e di querelle fra i grandi gruppi alberghieri e il portale di prenotazione, emerge di fatto quella che, sottotraccia, è la battaglia che si sta compiendo in questi anni: la guerra della disintermediazione.
L’ultima mossa del colosso Usa di booking alberghiero va nella direzione della difesa del ruolo della distribuzione. Booking,com, infatti, sta comunicando in questi giorni alle strutture ricettive che oscurerà gli indirizzi di posta elettronica dei clienti che effettuano prenotazioni tramite il portale. Ogni contatto tra cliente e struttura ricettiva dovrà avvenire esclusivamente attraverso il portale. Booking motiva la propria decisione con l'intento di aumentare il livello di sicurezza e di proteggere l'identità dell'azienda e dei clienti.
Federalberghi, in una informativa ai soci, rende noto di aver segnalato questa prassi all’Antitrust: “Per tale via – si legge nella nota - oltre ad impedire che la struttura contatti direttamente il cliente prima del suo arrivo in albergo, si ostacolano le relazioni che la struttura potrebbe voler intrattenere in una fase successiva”.
Con buona pace degli albergatori, che sicuramente si sentono danneggiati da questa azione, questo è il sogno delle agenzie di viaggi: basta con i clienti contattati direttamente dalle strutture, basta con le prenotazioni dirette a prezzi che l’intermediazione non riesce ad avere, basta con quella che la distribuzione di viaggi identifica come una cattiva concorrenza.
Lo scontro è aperto. In palio, il bene unico del mercato dei servizi: il cliente.
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