Effetto Expo, vincono gli hotel di provincia

Se effetto Expo c’è, si sente soprattutto in provincia o comunque dove le tariffe rimangono sotto il livello di guardia.

È questo che emerge dall’Expo Hotel Barometer che Res Hospitality business developers ha iniziato a realizzare a partire dalla prima settimana di apertura dell’Esposizione Universale. “Monitoriamo settimanalmente alcune città e aree nella catchment area di Expo – spiega Marco Malacrida, amministratore di Res Hbd – e lo faremo per tutti i prossimi 6 mesi, per verificare sugli hotel la reale ricaduta dell’evento”.  

I primi dati sono piuttosto indicativi: a recuperare terreno con forza dal punto di vista dell’occupazione sono gli hotel situati in zone ‘periferiche’ rispetto a Milano: Bergamo e provincia fa segnare un +7,6 per cento di riempimento, Varese e provincia un +5,7 per cento. Al contrario, Milano arretra, con un -6,1 per cento rispetto alle stesse date dell’anno precedente. Discorso diverso sui prezzi: Milano cresce in termini di Adr del 43,9 per cento mentre Bergamo scende sullo stesso valore dell’1,4 per cento.  

Torino, che nelle previsioni doveva giovare del doppio appuntamento Expo e Sindone, resta pressoché stabile rispetto all’anno precedente in termini di occupazione (+1,1 per cento all’85 per cento), mentre anche qui l’Adr cresce del 12,9 per cento.

“L’andamento è indicativo del traffico turistico che c’è in questo momento ad Expo – spiega Malacrida -. Ci sono soprattutto scuole, che quindi cercano hotel con tariffe inferiori: Bergamo prevede un prezzo massimo di 85 euro, Varese di 84, mentre Milano arriva a 184 euro e Torino a 109”.

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