Booking tira le orecchie agli hotel di Roma: "Politica tariffaria sbagliata"

"La politica dei prezzi che gli albergatori operano su Roma è contraria a quello che dovrebbe essere".

La valutazione arriva da Andrea D'Amico, country manager Italia di Booking.com, che, nell'incontro con gli albergatori organizzato da Ada Lazio, ha richiamato l'attenzione sulla non corretta applicazione delle politiche di pricing. "È  giusto che gli albergatori facciano delle scelte in autonomia - spiega D'Amico -, ma se si parla di trovare insieme dei margini di miglioramento, è giusto parlarne".

Secondo il country manager, uno dei principali ostacoli all'arrivo dei turisti nella capitale è da addebitare all'applicazione di tariffe iniziali troppo alte, che poi vengono ribassate sotto data. "Se oggi un utente dovesse scegliere tra Roma, Londra o Parigi - continua il manager - probabilmente non sceglierebbe Roma. Non è una buona mossa applicare tariffe più alte del 20 o del 25 per cento mesi prima e poi svendere sotto data".

Secondo D'Amico, politiche di pricing di questo tipo avrebbero un grosso influsso sulla cancellazione delle prenotazioni da parte degli utenti.

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