Iorio, Accor: "Non vogliamo fare la Ota"

"Nessuna intenzione di fare la Ota". Lo aveva già detto e lo ripete Renzo Iorio.

Il lancio del nuovo marketplace che dal sito di AccorHotels dà la possibilità di prenotare non più solamente gli hotel affiliati, ma anche una seria di strutture selezionate indipendenti, non è un guanto di sfida lanciato alle online travel agency. "Continuiamo a considerare le Ota un interlocutore del mercato, un player fondamentale con il quale collaborare il più possibile alla pari nel rapporto cliente-fornitore. Ma il rischio per l'hotel oggi - spiega l'a.d. di Accor Italia - è che questo rapporto non sia più paritario".

Nessuno scontro, dunque, ma l'impegno per "dare più senso al nostro rapporto con il cliente" in un'ottica di sempre maggiore fidelizzazione: è in questa direzione che vanno gli sforzi messi in campo da Accor attraverso il piano digitale globale da 225 milioni di euro annunciato nei mesi scorsi.

Silvia De Bernardin

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