Estate in chiaroscuro negli hotel secondo Aica, allarme per le città d'arte

Un andamento in chiaroscuro. È questo il bilancio dei tre mesi estivi stilato dall’Associazione Italiana Confindustria Alberghi: una stagione segnata dal previsto buon andamento delle destinazione mare contrastato però dall’arretramento fatto registrare nelle città d’arte.

Dato, quest’ultimo che rappresenta “un campanella d’allarme che dopo mesi di lenta ma continua ripresa dobbiamo analizzare con molta attenzione – sottolinea il presidente Giorgio Palmucci -. È proprio il turismo delle città d’arte la componente più identitaria e strutturale dell’offerta turistica italiana e non possiamo permetterci battute d’arresto”.

Per quanto riguarda i dati, sul balneare il tasso di occupazione media è cresciuto del 4,5 per cento, con una decisa crescita (+3,5 per cento) dei turisti stranieri. Tasso di occupazione in calo del 4,5 per cento invece nelle città, anche se sul dato pesa la diminuzione a doppia cifra di Milano, lo scorso anno alle prese con Expo.

“Certamente i risultati del mare sono di grandissima importanza e dovremo cercare di confermarli con un’offerta sempre più attenta e qualificata – conclude Palmucci -. Il nostro turismo però ha bisogno di una crescita armonica che coinvolga tutti i segmenti ed attivi anche i tanti attrattori che sono ancora da scoprire nel nostro territorio”.

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