Marriott acquisisce Starwood: è nato il polo alberghiero più grande del mondo

È nato il polo alberghiero più grande del mondo. Marriott International ha completato l’acquisizione di Starwood Hotels & Resorts, dando vita al portfolio più ampio del mondo.

Il nuovo gruppo, che debutterà oggi sui mercati, gestirà infatti direttamente o in franchising oltre 5.700 hotel e 1,1 milioni di camere, rappresentando 30 leading brand di fascia media e di lusso in 110 paesi. Un'operazione che non comporterà cambiamenti per i clienti fidelizzati, i quali entreranno tutti a far parte del Marriott Rewards.

Gli obiettivi
Il merger consentirà a Marriott di raddoppiare la propria presenza in Asia e Medio Oriente. Passerà invece da 11 a 14 membri il board di Marriott, che da oggi includerà Bruce Duncan, ex chairman del board di Starwood; Eric Hippeau, partner di Lerer Hippeau Ventures;  e Aylwin Lewis, chairman e ceo di Potbelly Corporation (membri del board Starwood). Rimarrà invece al vertice in veste di presidente e chief executive officer Arne Sorenson.

I costi del merger
Secondo le previsioni, i costi complessivi della fusione ammonteranno a circa 140 milioni di dollari. “Marriott – precisa il gruppo in una nota ufficiale - intende intraprendere i passi necessari per far sì che il debito di Starwood sia pari passu con il debito di Marriott International entro la fine del 2016”.

Prima dell’apertura odierna dei mercati, le azioni Starwood non saranno più scambiabili presso la borsa di New York. Come già anticipato dal gruppo e da TTG Italia, gli azionisti Starwood riceveranno 21,00 dollari e 0,80 azioni ordinarie di classe A di Marriott International Inc. per ogni azione ordinaria di Starwood Hotels & Resorts Worldwide.

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