Turismo nella Capitale, Federalberghi Roma lancia l’allarme

"Oggi si fa il blocco dei pullman, si aumenta la tassa di soggiorno, si portano avanti azioni che limitano il turismo e non si dà una direzione chiara davanti alle falle del sistema che favoriscono l'ingresso del turismo low cost". A lanciare l'allarme è il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli (nella foto), in occasione della tavola rotonda 'Operatori e istituzioni al bivio: la scelta non più rinviabile tra turismo low cost e turismo di qualità' che ha aperto la diciassettesima edizione dell'Albergatore Day in corso al Convention Center La Nuvola dell'Eur.

"Dobbiamo dire al mondo - ha sostenuto Roscioli - se Roma Capitale vuole un turismo di qualità o si appresta a diventare la regina delle mete low cost". Una deriva, quest'ultima, favorita soprattutto dal proliferare della ricettività extralberghiera fuori dalle regole che, secondo i numeri diffusi da Federalberghi, solo a Roma conta quasi 13.800 appartamenti fantasma, circa 19,5 milioni di presenze stimate nel sommerso a fronte di un mancato gettito per la tassa di soggiorno di oltre 68 milioni di euro nel 2019. "Oggi - ha evidenziato Roscioli - ci sono troppe persone che senza licenze e controlli fanno la stesso mestiere di noi albergatori, ma senza servire e tutelare gli ospiti allo stesso modo".

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