Boom di arrivi dalla Russia, le stime di Hotels.com

La Russia sta vivendo un boom senza precedenti nel settore dei viaggi grazie alla crescita della classe media, che ha registrato una progressione sia in termini di quantità, sia di capacità di spesa. E gli albergatori di tutto il mondo si stano attrezzando per ospitare questo tipo di viaggiatori, preparando servizi ad hoc loro dedicati.

È quanto emerge dalla ricerca di Hotels.com, che ha pubblicato il Russian International Travel Monitor (Ritm), studio sugli albergatori di 37 Paesi del mondo.

Secondo lo studio la fascia media di popolazione russa, che oggi conta 104 milioni di persone, è destinata a rappresentare l'86 per cento del Paese entro il 2020, con una capacità di spesa complessiva di 1.300 miliardi di dollari.

Quasi la metà (il 49 per cento) degli albergatori di tutto il
mondo ha visto un aumento del numero di ospiti russi nel corso dell'ultimo anno, e il 54 per cento ha registrato un incremento delle prenotazioni di oltre 10 punti percentuali.

Anche l'Italia sta registrando un aumento del numero di turisti russi anno dopo anno, con una crescita dai 438mila del 2008 al 1.050.000 del 2012 (dati Banca d'Italia, Osservatorio Nazionale del turismo).
La Russia è oggi il secondo mercato a più rapida crescita in termini di spesa nel settore dei viaggi outbound, con un incremento del 32 per cento nel 2012, e un valore raddoppiato dal 2005.

L'anno scorso i russi hanno speso 43 miliardi di dollari in viaggi all'estero, rendendo la Russia il quinto mercato a livello globale nel settore dei viaggi.

Nel 2012, 35,7 milioni di turisti provenienti dalla Russia hanno fatto un viaggio all'estero, mentre nel 2006 erano stati soltanto 7,7 milioni. Il Paese è diventato, quindi, uno dei mercati a più rapida crescita per molte destinazioni e le previsioni indicano una progressione media annua del 7,5 per cento fino al 2017.

Per venire incontro alle necessità dei turisti provenieti da questo Paese, il 15 per cento degli albergatori intervistati ha intenzione di offrire materiali di benvenuto tradotti (il 20 per cento lo fa già) e un ulteriore 15 per cento proporrà guide turistiche tradotte. Un albergatore su dieci, inoltre (pari all'11 per cento) ha in
previsione di iniziare a servire cibo russo.

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